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Il segmento testuale Distaccamento Garibaldi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 10Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 500

Brano: [...]1a e 5a). Comandante Franco Rognini (Ernesto); vicecomandante Valfrido

Milani; Commissario Giuseppe Mariani; vicecommissario: Giuseppe Carrà.

128a Brigata Garibaldi S.A.P. “Angelo Esposti” (Breda 2a, 3a e 4a). Comandante Riccardo Zamboni (Gamba); vicecomandante Aldo Prosperi; commissario: Mario Rho (Mirko). Distaccamento 108a Bis poi Brigata (Garelli e altre piccole fabbriche). Comandante Ottavio Vernocchi; commissario Giovanni De Lorenzi; Distaccamento Garibaldi dei magazzini Breda di Lissone.

X Divisione Garibaldi (Ercole Marelli — Magneti Marelli — Falck). Comandante Basilio Pitea (Oscar); commissario Bruto Mauri; forza complessiva 800 partigiani e patrioti. Comprende:

109a Brigata Garibaldi S.A.P. “Giulio Casiraghi” (Ercole Marelli). Comandante Oscar Pitea, poi Giuseppe Rossi; commissario: Bruto Mauri, poi Walter Paganini.

129a Brigata Garibaldi S.A.P. “Carlo Mandel” (Magneti Marelli). Comandante Aldo Pastrel

10 (Venezia); Commissario Dagaro.

184a Brigata Garibaldi S.A.P. “Luciano Migliorini” (Falck). Comandante: Antonio Consonni (Z[...]

[...]cchetti; commissario Progresso Coscelli. Forza complessiva di 800 partigiani e patrioti. Si articola su vari distaccamenti, fra i quali il distaccamento della Pirelli Sapsa.

1° Distsccamento della 1a Brigata “Fronte della Gioventù”. Comandante Piero Pelucchi.

11 distaccamento è organizzato in piccole squadre presso tutte le fabbriche e conta complessivi 200 giovani, molti dei quali operano anche nelle S.A.P. facenti capo alle fabbriche.

Distaccamento Garibaldi del deposito locomotive di Greco. Comandante Ottoboni. Conta su circa 50 combattenti.

Distaccamento “Legnano” della 25a Brigata del Popolo. Comandante Enrico Stella; commissario Isidoro Bossi. Conta circa 120 partigiani e patrioti. È organizzato prevalentemente su forze territoriali.

75a Brigata “Giustizia e Libertà”. Comandante Arrigo Samaritani (Bianchi); vicecomandante Livio Terpin; commissario Luigi Riva. Conta circa 350 partigiani e patrioti. È organizzata con distaccamenti in tutte le grandi fabbriche.

49a Brigata Matteotti S.A.P. “De Zorzi”. Comandante Bruno Stucchi; vicecoman[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 687

Brano: [...]ato in Italia a 5 anni dai suoi genitori, che si stabilirono a Broni (Pavia). Studente di lettere iscritto all’Università di Torino, T8.9.1943 si trovava sotto le armi, sottotenente nel 33° Reggimento carristi a Parma. Rientrato a Broni, si mise subito in contatto con l’organizzazione comunista clandestina locale e contribuì a dar vita alle prime iniziative di resistenza armata dell’OItrepò Pavese.

Nella privamera 1944 fu alla testa del primo Distaccamento Garibaldi della provincia, stabilitosi sul monte Boglielio. Più tardi comandava la 51a Brigata Garibaldi «Arturo Capettini » sorta dallo sviluppo di quello stesso distaccamento, e infine la III Divisione Garibaldi « Aliotta » (v. Aliotta, Angelo) ordinata su 3 Brigate (« Capettini », « Crespi » e « Casotti »). Quando il 2.9. 1944, in seguito ad accordi tra comunisti, socialisti e giellisti, fu costituito il Comando unico dell’OItrepò Pavese (ne dipendevano operativamente, oltre alla « Aliotta », la Divisione Garibaldi « Gramsci », una Divisione Matteotti e una Divisione « Giustizia e Libertà », per un [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 366

Brano: [...]uove difficoltà continuarono a rendere precaria la vita della Brigata, sia per problemi logistici (i tedeschi avevano occupato l’albergo Alto Matanna e presidiavano Pescaglia) sia per la scarsa unità interna, provocata da divergenze politiche e personali. Per evitarne lo sfasciamento, fu allora compiuto un estremo tentativo, suddividendo le forze in tre nuove formazioni, costituite seguendo il principio della adesione personale: nacquero così il Distaccamento Garibaldi “M. Garosi” al comando di Taddei, la Brigata “G. Lombardi” con Balestri, un terzo gruppo con Bandelloni e Palma.

Le stragi tedesche

Intanto nel mese di luglio i tede

366



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 29

Brano: [...]. Nella zona dove la « Natiso

ne » opererà fino alla fine del 1944 e dove, in seguito al suo passaggio in territorio jugoslavo, manterrà il Centro di Mobilitazione, i contatti tra la Federazione del P.C.I. di Udine e le organizzazioni partigiane slovene avevano avuto inizio fin dall’autunno del 1942 e avevano portato, oltre a una intensa collaborazione, anche alla costituzione, nel marzo 1943, di una prima formazione partigiana italiana, il « Distaccamento Garibaldi ». Questo, con una forza oscillante fra i 15 ed i 25 uomini, operò nel territorio compreso tra jl Collio cormonese e il Carso triestino; la sua presenza, caratterizzata da sabotaggi e imboscate, fu continuo oggetto di segnalazioni da parte del Servizio informazioni militari dell’Esercito italiano.

« Il movimento garibaldino nel Friuli, per iniziativa del Partito Comunista, che già dalla primavera del 1943 era in contatti col movimento di liberazione sloveno per assimilarne l’esperienza e per raggiungere accordi al fine della costituzione di un analogo movimento italiano, ebbe immediato ini[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 835

Brano: Mottarone

Il 16.5.1944 un pattuglione di partigiani biellesi del Distaccamento Garibaldi « Fratelli Bandiera », rientrando alla base dopo aver condotto a termine un’azione sull’autostrada TorinoMilano, dovette attraversare il territorio del comune. Faceva loro da guida un certo Rivardo, elemento pratico della zona ma poi dimostratosi molto infido. Spossati dalla faticosa marcia i garibaldini accettarono il suggerimento del Rivardo di trascorrere la notte in un cascinale nei pressi di Mottalciata. Qui un prete, vicario della chiesa di S. Maria, offrì alcuni fiaschi di vino che, secondo successive testimonianze, conteneva un forte narcotico. Sta di fatto che in breve tempo tutti i [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 824

Brano: [...] a Tollegno (Vercelli) il 16.2.1920, m. a Grugliasco (Torino) il 18.6.1971; operaio e poi tecnico tessile.

Non ancora ventenne partecipò al movimento antifascista, militando dal 1940 nel P.C.I.. Arrestato nel 1941, fu condannato dal Tribunale speciale a 12 anni di reclusione. Detenuto a Civitavecchia, fu liberato dopo la caduta del fascismo.

Dal settembre 1943 fu tra i primi organizzatori della lotta partigiana nel Biellese. Comandante del Distaccamento Garibaldi « Pisacane », poi della 50a Brigata Garibaldi, comandò in seguito la XII Divisione Garibaldi « Nedo », della quale fu poi designato commissario politico. Dopo il 25.4.1945 fu segretario del

la Federazione comunista biellese e valsesiana, deputato alla Costituente (1946), sottosegretario alla Difesa nel terzo governo De Gasperi (febbraiomaggio 1947), rieletto deputato nel 1948. Nel 1951 fu nominato segretario della Federazione mondiale della gioventù democratica.

I processi alla Resistenza

Dal 1951, ingiustamente accusato di aver fatto uccidere 5 persone sorprese in zona partigiana e [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 784

Brano: [...]elle province di Trieste e Gorizia, mentre in Istria (v.) si formavano nuclei armati di croati e sloveni. L’antifascismo operaio organizzato dai comunisti italiani intensificò l’attività, collegandosi in vari modi alle formazioni slovene, prestando a queste in misura crescente aiuti attraverso il Soccorso Rosso dei cantieri e in altre forme individuali e di gruppo. Nella primavera 1943, in seguito ad accordi tra il P.C.I. e gli sloveni nacque un Distaccamento Garibaldi, nel cui seno vennero subito a trovarsi giovani operai del cantiere. Questa formazione partigiana, comandata da M. Karis e P. Mercandel e fino all’armistizio dell’8 settembre operante nell’orbita delle formazioni slovene, fu la prima di tutta l’Italia (v. Gorizia).

Con l’8 settembre, dopo i ripetuti e vani tentativi delle maestranze del cantiere e degli esponenti antifascisti di convincere i locali Comandi militari a resistere ai tedeschi o almeno ad armare operai e cittadini, sopravvenne un clima di spontaneismo insurrezionale antinazista che ebbe il suo centro focale nel cantiere di Monf[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 766

Brano: [...]dotti a Vercelli e poi alle Carceri Nuove di Torino, i prigionieri vennero deferiti al Tribunale Speciale e condannati a pene varie. Giovanni Calligaris, tenuto per 80 giorni in cella di isolamento e condannato a morte, sarà liberato insieme al professor Vigna nell’agosto 1944, grazie a uno scambio di prigionieri. Dopo la scomparsa di quel primo nucleo partigiano, sulle falde della montagna si ricostituì una nuova formazione che prese il nome di Distaccamento Garibaldi « Nino Bixio », al comando di Bruno Salza (Mastrilli) e del commissario politico Anni bai e Caneparo (v.) (Renati). Da questo distaccamento nacque poi la 75a Brigata Garibaldi (che più tardi diventerà VII Divisione) operante nel Biellese occidentale, nella bassa Vercellese e in territorio di Ivrea.

Il 7.12.1943 il Distaccamento « Bixio » portò a termine una delle prime clamorose azioni di guerriglia nella provincia: scesi in forze a Biella, i partigiani vi distrussero la tipografia dove si stampava il foglio fascista II Lavoro Biellese appena fondato dai repubblichini locali.

Mombaruzzo[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Distaccamento Garibaldi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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